Al centro di quest'opera è uno dei più importanti filologi del secolo XII, Arnolfo d'Orléans, e il suo commento ai Fasti di Ovidio, che qui appare per la prima volta in edizione critica. L'edizione è accompagnata da uno studio sulla fortuna di Ovidio, soprattutto su quella molteplice dei Fasti (in particolare nei florilegi e nei cataloghi delle biblioteche), dalla vita di Arnolfo, dalle sue fonti, la sua lingua e i vari aspetti retorici e letterari del commento, come, infine, dalla sua presenza nei commenti dei secoli seguenti.